07 giugno 2006

DELLA NOSTRA IDENTITA'.... RISPOSTA AI COMMENTI DEI SOLITI ORCHI

Chiariamo alcuni punti una volta per tutte...

Qualcuno..il solito anonimo che non ha il coraggio di firmarsi neanche con un nick, continua da qualche tempo ad imperversare nei commenti elargendo sentenze, insulti e giudizi vari...

L'abbiamo lasciato fare... anzi, abbiamo cercato anche di ragionarci insieme, dato che pare chiaro essere persona che vive nel nostro quartiere, a nostro avviso è degna per questo di trovare con noi un confronto, anche se di idee politiche diverse dalle nostre, per stabilire quella dialettica fondamentale a crescere e migliorare...

...niente da fare... ancora insulti, ancora veleno...ancora sentenze...

...Ci siamo sgolati per spiegare la nostra identità, la nostra politica fatta di idee, di pensiero e di atti concreti per migliorare la vita della nostra comunità di quartiere.

...Ci siamo sgolati per spiegare il nostro percorso politico diverso, molto diverso di quello intrapreso da altre realtà che con noi non hanno nulla a che fare...

...Ci siamo sgolati per condannare atti che con la politica non hanno nulla a che vedere, perchè stupidi, violenti, che riportano a logiche lontane e che soprattutto non portano a nessun futuro...

Non c'è niente da fare...continuano gli insulti, il veleno, le sentenze...

Ebbene...ci siamo convinti che questa ostinazione a confondere e mischiare la nostra identità con altre che non ci appartengono, è solo incapacità di scendere sul piano del dialogo e delle idee, è incapacità di confrontarsi, perchè sul dialogosanno di essere deboli, perchè deboli di idee. Deboli perchè incapaci di produrre pensiero...

Dunque...se i commenti cambieranno, saremo sempre pronti a dialogare, a confrontarci, ad affermare con forza le nostre ragioni e ad ammettere, con l'umiltà propria degli uomini che hanno "palle", i nostri torti...

..basta con le accuse che non hanno alcun fondamento e alcuna logica...

...basta con gli insulti, le sentenze e il veleno...o dialogo..o metteremo un filtro ai commenti e lasceremo spazio solo a chi vuole parlare e non sbraitare...

in alto i cuori!

12 maggio 2006

ABUSO DI DEMOCRAZIA... ...BISOGNEREBBE CONOSCERE IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA...

INSULTI E SASSI CONTRO ALEMANNO ROMA. Slogan, insulti e lancio di bottiglie. Una quarantina di "bravi ragazzi" dei centri sociali della capitale, l´altra notte, ha cercato di rovinare la festa dei romani per l´abbattimento ell´undicesimo ponte al Laurentino 38, simbolo del degrado delle periferie, frutto dell´utopia collettivista degli anni ´70. Le quattro ruspe erano in azione sotto i flash dei fotografi e gli ola degli abitanti quando, all´arrivo del candidato sindaco Gianni Alemanno, un gruppo di autonomi del centro sociale della zona ha messo in scena l´ennesimo teatrino antagonista: prima le grida, poi il "democratico" lancio di oggetti che hanno colpito alla testa un poliziotto della scorta. Dopo alcuni attimi di tensioni, per evitare che il clima degenerasse, il ministro di An si è spostato dall´altro lato del Ponte per assistere alla manifestazione ufficiale, quella sponsorizzata dal sindaco Walter Veltroni che ha brindato alla demolizione del «ponte della vergogna» voluta dal centrodestra e finanziata dalla giunta Storace. Raggiunto il palco, a ridosso del cantiere dove esponenti di An e dei comitati di quartiere festeggiano a musica e porchetta, il candidato della Cdl prende la parola rivendicando l´impegno concreto della destra capitolina a favore della demolizione dei tre ponti del Laurentino nel cuore del dodicesimo municipio. Poco dopo è il turno del sindaco. «È un giorno storico per la città», ha detto Veltroni senza spendere una sola parola sulla genesi della tormentata vicenda urbanistica (che ha visto per anni la sinistra capitolina a difendere i palazzoni di sedici piani abbandonati al degrado) né sulle intemperanze del popolo arcobaleno (che svetta nel variegato arcipelago delle liste elettorali che lo sostengono). La stretta di mano con gli operari, le foto di rito, lo spumante davanti allo schermo gigante che trasmette le immagini dei caterpillar in azione. «Prende l´avvio la creazione di un quartiere moderno, vivibile... », dice Veltroni dimenticandosi che a progettare quei mostri sono state le grandi firme del sogno collettivista degli anni´70 e che il finanziamento dell´operazione è stato possibile grazie a un emendamentocomunale di An, difeso ad oltranza dal municipio guidato dal centrodestra, e reso possibile dalla Regione Lazio prima dell´insediamento di Piero Marrazzo (anche lui ieri in prima fila a prendersi meriti non suoi). Ma è tardi, il primo cittadino hafretta, sale in macchina er ripartire alla volta di nuove inaugurazioni, nuovi tagli di nastri, magari di opere realizzate da altri soggetti politici e come nel caso dell´abbattimento dei tre ponti del Laurentino 38, ostacolate per decenni dalle amministrazioni rosse. A tre settimane dal voto il sindaco nutelloso prosegue nella sua strategia dialogante tra intitolazioni di strade e sorrisi made in Africa. E non dice una parola su chi, come ieri Nunzio D´Erme, attribuisce allo stesso Alemanno la responsabilità della tentata aggressione. Certo, non risparmia sorrisi e fair play all´indirizzo dello sfidante del centrodestra, ben sapendo che mostrare il volto rassicurante è quello che ci vuole per tenere in naftalina ´ultimo rush di campagna elettorale. Ma si guarda bene dal prendere le distanze dalle parole del leader di Action. «Ma che si aspettava? Sta facendo una campagna di odio e quindi chi semina vento raccoglie tempesta», ha detto D´Erme all´indirizzo del candidato dalla Cdl, «è unincosciente». E giù insulti ad An da parte del coraggioso leader degli okkupanti abusivi degli stabili comunali. «Se qualcuno avesse qualche dubbio sulla matrice dell´aggressione che abbiamo subito l´altra notte - replica Alemanno - questi dubbi sono stati chiariti dalla puntuale rivendicazione del consigliere Nunzio D´Erme, candidato della lista Roma Arcobaleno e alleato di Walter Veltroni».Nessuna pericolosa spirale di violenza, di azioni e reazioni. Per il candidato della Cdl è necessario costruire «una politica coerente e trasparente contro chi, nel 2006, pratica ancora la violenza politica. Continuare a minimizzare significa riportare indietro la città di 30 anni, quando noi abbiamo pagato un prezzo altissimo». Ma Veltroni tace, dimostrando la doppia faccia del suo buonismo a intermittenza. Nessuna presa di distanza di dai quasi quotidiani atti di violenza politica messi in piedi dalla rete dei centri sociali della città, foraggiati dal Campidoglio in perfetta continuità con la giunta Rutelli. «In ogni campagna elettorale romana l´estrema sinistra si scatena - commenta Francesco Storace - l´aggressione al ministro Alemanno non va solo censurata, ma perseguita mettendo i teppisti più conosciuti di Roma in condizione di non nuocere». Dello stesso tenore il commento dell´europarlamentare Roberta Angelilli, preoccupata per le ultime settimane di campagna elettorale. «Ci saremmo aspettati - spiega - una condanna unanime di quanto successo e una seria presa di posizione del sindaco nei confronti dei suoi alleati di Action, responsabili di atti di violenza e intolleranza». Sulla stessa linea le dichiarazioni dei consiglieri comunali della destra. Per Marco Marsilio il silenzio del sindaco è intollerabile, «l´aggressione, aggravata dal ferimento di un agente, è un evento inaccattebile per un paese civile e ancora più inaccettabile è la dichiarazione del leader di Action che ne attribuisce la responsabilità allo stesso candidato sindaco del centrodestra». Se il sindaco preferisce tacere - conclude - la smetta per sempre di dare lezioni contro la violenza e di fare inviti ala convivenzacivile. A stigmatizzare la gravità dell´accaduto anche il ministro Mario Landolfi che parla di «atto di teppismo politico che va unanimemente condannato» e si augura che il sindaco Veltroni «saprà censurare con tempestività e decisione comportamenti che nulla hanno a che fare con il civile confronto politico ed elettorale». Molte gli attestati di solidarietàad Alemanno e le richieste di spezzare il filo di legittimità politica che lega le amministrazioni rosse agli orfani degli anni di piombo e dell´Autonomia operaia. «È inammissibile che il partito del presidente della Camera - si legge in una nota di Azione giovani di Roma - e il sindaco della capitale non allontanino dalle loro fila quanti si rendono responsabili di teppismo, violenza e intolleranza politica».

11 aprile 2006

OGNI COMMENTO E' SUPERFLUO!!!

Le immagini che seguono sono estremamente dure, però riteniamo doveroso mostrarle, perché fatti così gravi non devono passare inosservati. Il mondo deve sapere, la gente deve essere informata di quanto accade in Cina, di come possa disumanamente divenire normalità il disprezzo per la vita.Una bimba appena nata giace morta sotto il bordo del marciapiedi, nella totale indifferenza di coloro che passano. La piccina è solo un'altra vittima della politica crudele del governo cinese che pone il limite massimo di un solo figlio nelle città (due nelle zone rurali), con aborto obbligatorio.Nel corso della giornata, la gente passa ignorando il bebè.Automobili e biciclette passano schizzando fango sul cadaverino. Di quelli che passano, solo pochi prestano attenzione. La neonata fa parte delle oltre 1000 bambine abbandonate appena nate ogni anno, in conseguenza della politica del governo cinese.L'unica persona che ha cercato di aiutare questa bambina ha dichiarato:"Credo che stesse già per morire, tuttavia era ancora calda e perdeva sangue dalle narici". Questa signora ha chiamato l'Emergenza però non è arrivato nessuno. "Il bebè stava vicino agli uffici fiscali del governo e molte persone passavano ma nessuno faceva nulla... Ho scattato queste foto perché era una cosa terribile...""I poliziotti, quando sono arrivati, sembravano preoccuparsi più per le mie foto che non per la piccina..." In Cina, molti ritengono che le bambine siano spazzatura.Il governo della Cina, il paese più popoloso del mondo con 1,3 miliardi di persone, ha imposto la sua politica di restrizione della natalità nel 1979. I metodi usati però causano orrore e sofferenza: i cittadini, per il terrore di essere scoperti dal governo, uccidono o abbandonano i propri neonati.Ufficialmente, il governo condanna l'uso della forza e della crudeltà per controllare le nascite; però, nella pratica quotidiana, gli incaricati del controllo subiscono tali pressioni allo scopo di limitare la natalità, che formano dei veri e propri "squadroni dell'aborto". Questi squadroni catturano le donne "illegalmente incinte" e le tengono in carcere finché non si rassegnano a sottoporsi all'aborto. In caso contrario, i figli "nati illegalmente" non hanno diritto alle cure mediche, all'istruzione, né ad alcuna altra assistenza sociale. Molti padri vendono i propri "figli illegali" ad altre coppie, per evitare il castigo del governo cinese.Essendo di gran lunga preferito il figlio maschio, le bambine rappresentano le principali vittime della limitazione delle nascite.Normalmente le ragazze continuano a vivere con la famiglia dopo del matrimonio e ciò le rende un vero e proprio un peso.Nelle regioni rurali si permette un secondo figlio, ma se anche il secondo è una femmina, la cosa rappresenta un disastro per la famiglia.Secondo i dati delle statistiche ufficiali, il 97,5% degli aborti è rappresentato da feti femminili.Il risultato è un forte squilibrio di proporzioni fra popolazione maschile e femminile. Milioni di uomini non possono sposarsi, da ciò consegue il traffico di donne.L'aborto selezionato per sesso sarebbe proibito dalla legge, però è prassi comune corrompere gli addetti per ottenere un'ecografia dalla quale conoscere il sesso del nascituro.Le bambine che sopravvivono finiscono in precari orfanatrofi.Il governo cinese insiste con la sua politica di limitare le nascite e ignora il problema della discriminazione contro le bambine. Alla fine, un uomo raccolse il corpo della bambina, lo mise in una scatola e lo gettò nel bidone della spazzatura.FATELA GIRARE , QUESTO POST!!

03 aprile 2006

VENERDI' 7 APRILE 2006 ... MORTADELLA DAY!!

GIORNALE PARLATO:

15 KILI DI MORTADELLA IN PIAZZA E ALMENO 10 BUONI MOTIVI PER NON VOTARE PRODI!

31 marzo 2006

VIGNETTE BLASFEME

SCOPIAZZO DA ALTRI BLOG... SEMPRE LE COSE PIù DIVERTENTI!

23 marzo 2006

FINALMENTE IL TACCHINO HA FATTO L'OVO!

Alla fine il caro Sindaco ce l’ha fatta… L’Orazio avrà la succursale… ...ci rallegriamo per gli studenti! Già.. Per gli studenti… perché alla fine l’importante è che abbiano vinto i ragazzi. Ci fa riflettere… ...anche un po’ sorridere… ...anzi ci fa proprio ghignare… ...il fatto che abbiamo dato vita alla battaglia per la succursale, perché per mesi e mesi i ragazzi hanno subito la “rotazione” delle classi… ...e al caro sindaco sono bastate poche ore per risolvere il problema… …ma non poteva farlo un anno fa?! ...non poteva farlo quando il Preside il problema l’ha sollevato?! Ci fa ghignare ma proprio tanto… il fatto che Noi siamo stati accusati di “strumentalizzare politicamente una battaglia degli studenti”, e il Sindaco arriva a mettere la parola fine alla vicenda, all’improvviso, in 4 e 4 8 , con tanto di codazzo di giornalisti e tv al seguito, apparendo come il salvatore dei poveri studenti… ...ma che mestiere fa il nostro Sindaco?!... Non fa il politico?! … e il codazzo di giornalisti al seguito?! A che servivano?! Ci chiediamo… ma non ha strumentalizzato politicamente e quel che è peggio, ELETTORALMENTE lui la battaglia degli studenti?!?! Noi ghignamo ragazzi! Noi possiamo!! Non partecipiamo a nessuna Elezione, quel che abbiamo potuto fare... l’abbiamo fatto solo per gli studenti… Noi ghignamo… ...ma voi ragazzi RIFLETTETE! Riflettete su chi vi ha fatto soffrire per un anno intero con la rotazione delle classi e poi ha manipolato la storia della succursale per farsi CAMPAGNA ELETTORALE…. SAREBBE STATO BELLO... VEDERE GLI STUDENTI UNITI AD IMPEDIRE UNA TALE STRUMENTALIZZAZIONE… ...SAREBBE STATO BELLO… VEDERE UN PO’ DI SPIRITO RIBELLE… ...MA COME AL SOLITO A SINISTRA SI FA FINTA DI FARE LA RIVOLUZIONE CON CORTEI CHE ROMPONO VETRINE E DANNO FUOCO ALLE MACCHINE... ...MA ALLA FINE SI DIMOSTRA SEMPRE UNA “RIVOLUZIONE SERVA” DEL SISTEMA!… RAGAZZI … RIFLETTETE!!!

13 marzo 2006

ANGELO MANCIA 12 MARZO 1980

Ieri c'è stato per il 26° anno il Presente ad Angelo. C'erano anche quest'anno un centinaio di persone... poche o tante...non importa... almeno la metà di queste erano giovani, ragazzi che quando Angelo morì freddato da un proiettile vigliacco, non erano ancora nati. Questi ragazzi ieri hanno salutato Angelo e ne hanno onorato il sacrificio.. Con tanta fatica in questi anni abbiamo contribuito a mantenere vivo il suo ricordo, come quello di tutte le vittime della logica degli opposti etremismi, quella logica tanto cara a certi scarafaggi di oggi, che vorrebbero riprecipitarci nelle atmosfere di quegli anni di terrore e di dolore... ...noi siamo diversi... ... noi siamo sempre stati lontani da certe logiche. Non cadremo mai nella trappola... La rivoluzione noi la vogliamo fare con le parole, nella logica democratica del confronto delle idee... ...chi alle idee contrappone la violenza di piazza vuol dire che di idee ne ha poche, veramente poche e allora dice no a tutto e scende in piazza dando fuoco ad edicole e spaccando vetrine... La rivoluzione noi la vogliamo fare con le idee che si trasformano in fatti, leggi, riforme, associazioni, volontariato, benessere, attenzione al sociale, libera impresa, libertà di parola, di culto, Patria, famiglia... "...e voi materialisti col vostro chiodo fisso che dio è morto l'uomo è solo in questo abisso le verità cercate per terra da maiali tenetevi le ghiande lasciatemi le ali..." - Francesco Guccini - Cyrano